Nel corso dell'esame al Senato, che
ha modificato la proposta iniziale, è stata inserita ex novo una
modifica alla disciplina del "patrimonio destinato", volta ad
"ampliarne le facoltà operative al fine di sostenere la
patrimonializzazione delle imprese italiane e il rafforzamento
delle filiere, reti e infrastrutture strategiche", spiegano i
tecnici della Camera. Che, tra i punti salienti del
provvedimento citano anche le "detrazioni Irpef per gli
investimenti in start-up e pmi innovative al fine di consentirne
la fruizione anche in caso di incapienza del contribuente,
ovvero qualora la detrazione superi l'imposta lorda dovuta dal
contribuente, mediante la trasformazione dell'eccedenza non
detraibile in credito d'imposta utilizzabile in
dichiarazione o in compensazione". Si "innalza da 25 a 50
milioni di
euro del limite di patrimonio netto previsto per le società di
investimento semplice".
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