Bcc Veneta chude il suo primo
semestre, a pochi mesi dalla fusione tra Bcc Verona e Vicenza e
Bcc Patavina, con un risultato soddisfacente e un importante
sviluppo. Anche in prospettiva. In particolare risulta in forte
incremento il margine da interesse che si è attestato a 79,5
milioni di euro (+14,5% rispetto al primo semestre 2023);
andamento in aumento anche per le commissioni nette che si sono
attestate a 26,3 milioni di euro (+0,2%).
I livelli medi di coverage delle singole classi di crediti
deteriorati risultano superiori alle medie di sistema e in
particolare le sofferenze risultano coperte al 94,19%. Al 30
giugno 2024 le masse complessivamente amministrate per conto
della clientela superano i 10 miliardi di euro. La raccolta
diretta e indiretta (amministrata e risparmio gestito) ammonta a
complessivi 6,942 miliardi di euro,
costituita per il 60% da raccolta diretta e per il 40% da
raccolta indiretta; all'interno di quest'ultima il 65% è
costituito da raccolta gestita.
"La raccolta diretta a 4,138 miliardi di euro - dice il
direttore Leopoldo Pilati - aumenta dell'1,85% rispetto a inizio
anno. Cresce anche la raccolta indiretta, che si attesta a 2,8
miliardi di euro, in crescita dell'8,61%, con particolare
riferimento al comparto del gestito. Anche gli impieghi
registrano un trend in aumento e superano i 3,100 miliardi di
euro. Dal punto di vista reddituale il risultato raggiunto dalla
Banca nel primo semestre del 2024 è certamente di rilievo, con
un utile netto di 41,4 milioni di euro".
"In virtù degli utili che vengono accantonati a riserva sale
anche il patrimonio della Banca, che rafforza la sua solidità e
la sua capacità di servire il territorio - spiega Pilati. Il
patrimonio netto contabile risulta salito a 532,84 milioni di
euro, era 492,5 milioni a fine 2023, mentre i fondi propri sono
pari a 546,79 milioni di euro (507,9 milioni a fine 2023)".
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