Un quadro economico complesso
quello che stanno vivendo le Marche. Lo rilevano i dati del
Centro Studi Confartigianato dai quali si evince che se nel II
trimestre del 2024 i tassi di crescita tornano in positivo in
tutte le regioni italiane, con una media nazionale de +0,50%,
nelle Marche si mantengono al di sotto con il +0,41%.
Numerosi i fattori che incidono in una situazione sulla quale
pesa anche la decisione della Bce di mantenere invariati i tassi
d'interesse. Una scelta che ha avuto un impatto forte anche
sull'economia locale, rallentando, quando non frenando, la
capacità di investimento delle imprese con un impatto sulle
transizioni green e digitale e difficoltà nel progettare il
futuro a lungo termine.
"A soffrire maggiormente le piccole e micro imprese che
iniziano a sentire il peso del costo del denaro. E mentre calano
le richieste di accesso al credito, registriamo il paradosso
degli utili da record che risultano dai bilanci depositati in
questi giorni dagli Istituti di credito", sottolinea il
Presidente di Confartigianato Imprese Ancona - Pesaro e Urbino
Graziano Sabbatini.
Nel 2025 si prevede una ripresa dell'economia, ma è
necessario che le imprese tornino a progettare il futuro e
dunque ad investire. "La nostra preoccupazione - rivela
Sabbatini - riguarda una scarsa propensione in questo senso
dovuta al fatto che per i micro e piccoli imprenditori tutta
l'operatività bancaria è più cara a causa dei parametri di
valutazione. Nello stesso tempo assistiamo ad una risalita
dell'inflazione dovuta, come è noto, non ad una maggiore
richiesta di beni, ma proprio al costo di denaro, energia,
carburanti".
"Ci aspettiamo - spiega ancora Sabbatini -interventi da parte
dei Governi sulle politiche monetarie in atto, ma anche sul
sistema bancario perché si vada incontro alle esigenze di
accesso al credito delle micro e piccole imprese".
Confartigianato, da questo punto di vista, "grazie alla
collaborazione con il Confidi UNI.CO è in grado di supportare
gli imprenditori, ma servono misure strutturali che consentano a
tutto il sistema imprenditoriale di pianificare con serenità la
propria attività".
"'È fondamentale per le piccole imprese e tutto il comparto
artigiano continuare quel percorso di investimenti in tecnologia
e formazione, sia imprenditoriale che dei collaboratori, che ha
permesso a tutto il comparto, compreso il manifatturiero, di
competere, nonostante le piccole dimensioni, con attività che
operano in paesi con costi di produzione inferiori ai nostri",
spiega Sabbatini sottolineando come il necessario adeguamento
degli stipendi porterà un po' di ossigeno ai lavoratori e alle
loro famiglie, ma aumenterà i costi delle imprese e dunque la
sfida condivisa dovrà essere quella di non fermare il sostegno a
chi investe in ricerca e innovazione.
"È importante - è l'appello di Confartigianato - che ogni
livello istituzionale faccia il possibile per rendere utile il
fare impresa, in questa direzione riteniamo particolarmente
importante da parte della regione anche rifinanziare
adeguatamente il fondo per l'accesso alla garanzia tramite i
Confidi, strumento molto importante per agevolare l'accesso al
credito per piccola impresa e artigianato. Se il paese fornisce
i mezzi, a competere ci pensano gli imprenditori".
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