Le donne in Italia sono più istruite
degli uomini: nel 2023 sono in possesso di un titolo terziario
il 24,9% (18,3% tra gli uomini). Le differenze di genere
risultano più marcate di quelle osservate nella media Ue27. Il
vantaggio femminile nell'istruzione non si traduce in un
vantaggio lavorativo: il tasso di occupazione femminile è molto
più basso di quello maschile (59,0% contro 79,3%). Ma al
crescere del titolo di studio, i differenziali occupazionali di
genere si riducono: sono a 32,3 punti percentuali per i titoli
bassi (36,8% e 69,1% i tassi di occupazione femminili e
maschili), 21,6 punti per i medi (62,4% e 84,0% i rispettivi
tassi) e solo 6,9 punti per gli alti (81,4% e 88,3% i tassi di
occupazione). Il tasso di occupazione tra le laureate è di 19,0
punti percentuali superiore a quello delle diplomate a fronte
di soli 4,3 punti. tra gli uomini.
Anche le differenze con la media europea si riducono
significativamente all'aumentare del livello di istruzione: tra
le donne con basso titolo di studio il tasso di occupazione è
inferiore di 10,2 punti percentuali a quello medio Ue27 (36,8%
contro 47,0%), differenza che scende a 9,2punti per i medi
(62,4% contro 71,6%) e a 3,8 punti tra coloro con titolo di
studio terziario (81,4% verso 85,2%).
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