"I quotidiani di oggi ci informano
che il bonus assunzioni del governo Meloni è un mezzo
fallimento. Per noi non è una novità: da mesi Istat stessa,
Bankitalia e Ufficio parlamentare del bilancio avevano lanciato
l'allarme. Allarme che oggi viene confermato: il governo decide
di tagliare quasi 5 miliardi di incentivi alla capitalizzazione
delle imprese - l'Ace, l'Aiuto alla crescita economica, sgravio
nato nel 2011 - e ne 'restituisce' solo poco più di uno
incentivando le assunzioni a tempo indeterminato "incrementali"
del 2024, ovvero aggiuntive rispetto al totale dei dipendenti
dello scorso anno. Il bonus assunzioni insomma aiuterà solo il
5,6% delle imprese mentre risulterà svantaggiato il 25,3. E se
passiamo al fronte dei contribuenti solo pochi giorni fa la
Corte dei conti ci ha ribadito che lo Stato non fa abbastanza
nella lotta all'evasione. Continua ad esserci una parte,
prevalente, di contribuenti che garantisce il flusso di entrate
che derivano dal pagamento dei tributi. Ma continua ad esistere
una parte di contribuenti che riesce ad evitare di pagare le
tasse, anche quando viene richiamata dallo Stato ai propri
doveri. In molti preferiscono non rispondere alle verifiche e
vedersi recapitare una iscrizione a ruolo nella speranza poi di
vedersela rottamare. Infatti solo al 20% degli avvisi bonari
viene risposto positivamente. La maggioranza dei richiamati
preferisce sperare in una prossima scadenza che porti verso la
prossima rottamazione. E' il risultato della 'pace fiscale'
invocata da Salvini e praticata dal governo Meloni. Invece di
aggredire l'evasione la si 'coccola', con il risultato concreto
che le entrate fiscali diminuiscono. Il tutto, sempre secondo la
Corte, accompagnato da una diminuzione dei controlli e degli
accertamenti, diminuiti lo scorso anno del 7,5 % rispetto al
2022. Questa è la politica fiscale del governo Meloni: punisce
le medie e piccole imprese con false promesse, non sostenendo
strutturalmente la misura che incrementa la deducibilità del
costo del lavoro (mentre le grandi imprese slalomeggiano
approfittando dei diversi sistemi fiscali di altri paesi) e
favorisce elusori e evasori con concordati e condoni". Così il
presidente dei senatori del Pd Francesco Boccia.
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