Gli open data mensili, ricorda
l'Inail, sono provvisori. Per quanto riguarda le denunce di
infortunio nel primo quadrimestre, a livello nazionale i dati
evidenziano un aumento dei casi avvenuti in occasione di lavoro,
passati dai 161.076 del 2023 ai 165.249 del 2024 (+2,6%), e di
quelli in itinere, occorsi cioè nel tragitto di andata e ritorno
tra l'abitazione e il posto di lavoro, da 26.248 a 28.730
(+9,5%). Ad aprile di quest'anno il numero delle denunce di
infortuni sul lavoro ha segnato un +2,1% nella gestione
Industria e servizi (dai 140.790 casi del 2023 ai 143.804 del
2024), un +2,7% in Agricoltura (da 7.930 a 8.144) e un +8,9% nel
Conto Stato (da 38.604 a 42.031). In particolare, si osservano
incrementi delle denunce di infortunio in occasione di lavoro
nei settori produttivi tradizionalmente più rischiosi: noleggio
e servizi di supporto alle imprese (+20,0%), sanità e assistenza
sociale (+19,2%), costruzioni (+18,7%), trasporto e
magazzinaggio (+11,7%) e commercio (+11,6%).
Per quanto riguarda le denunce dei casi mortali, i dati
evidenziano per il primo quadrimestre 2024 rispetto allo stesso
periodo 2023, "pur nella provvisorietà dei numeri", un
decremento dei casi avvenuti in occasione di lavoro, passati da
207 a 206, e un aumento di quelli in itinere, da 57 a 62.
L'incremento ha riguardato solo la gestione Industria e servizi,
che passa da 227 a 231 denunce mortali, mentre l'agricoltura e
il conto stato confermano in entrambi i periodi lo stesso numero
di decessi (rispettivamente 28 e 9).
Quanto alle malattie professionali, le patologie del sistema
osteo-muscolare e del tessuto connettivo, quelle del sistema
nervoso e dell'orecchio continuano a rappresentare, anche nel
primo quadrimestre del 2024, le prime quattro malattie
professionali denunciate, seguite dai tumori e dalle patologie
del sistema respiratorio.
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