L'Inps ha cominciato a pagare
l'Assegno di inclusione alle persone che si sono autodichiarate
in una situazione di svantaggio e per le quali non è arrivata la
conferma da parte delle amministrazioni comunali indicate nella
domanda. E' quanto emerge da un messaggio dell'Istituto. "A
decorrere dalla mensilità di aprile 2024, si legge, l'Inps ha
messo in pagamento le domande di Assegno di inclusione per le
quali non sia stato comunicato all'Istituto, da parte delle
Amministrazioni interessate, l'esito delle verifiche della
condizione di svantaggio e dell'inserimento in un programma di
cura e assistenza entro i sessanta giorni dalla comunicazione da
parte dell'Istituto e la cui istruttoria abbia avuto esito
positivo.
I pagamenti vengono disposti il giorno 15 del mese per i
primi pagamenti e il 27 del mese per i rinnovi con la
possibilità di uno o due giorni di anticipazione o scorrimento
in concomitanza di giorni festivi.
L'Inps ricorda che l'Istituto ai fini del riconoscimento del
beneficio dell'Assegno di inclusione (Adi), "verifica le
condizioni di svantaggio e di inserimento nei programmi di cura
e assistenza dichiarati nelle domande di Assegno di inclusione,
presso le Amministrazioni che hanno rilasciato le relative
certificazioni. "Per le certificazioni di svantaggio rilasciate
dal Comune, o per le attestazioni relative all'inserimento in
programmi di cura e assistenza a titolarità dei Comuni, delle
quali sia stato auto-dichiarato il possesso, il decreto del
Ministro del Lavoro del 13 dicembre 2023, n. 154, si legge,
prevede che l'Inps comunichi tempestivamente al Comune indicato
dal richiedente le dichiarazioni da verificare mediante la
Piattaforma per la gestione dei Patti per l'inclusione sociale
(GePI) . L'esito delle verifiche è comunicato dal Comune
all'Inps attraverso la medesima Piattaforma entro sessanta
giorni dalla comunicazione da parte dell'Inps. In assenza di
tale comunicazione, la richiesta è accolta".
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