Nel complesso le assunzioni attivate
dai datori di lavoro privati nel mese di gennaio 2024 (673.604)
sono in flessione rispetto allo stesso periodo del 2023 del 2%.
Presentano variazioni negative le assunzioni in apprendistato
(-11%), in somministrazione (-8%), a tempo indeterminato
(160.193, -5%) e stagionali (-1%). Un andamento positivo si
riscontra per le assunzioni di contratti di lavoro intermittente
(+4%) e a tempo determinato (sono state 300.218, +0,3%). Le
trasformazioni da tempo determinato in contratto stabile a
gennaio 2024 sono risultate 86.428, in flessione del 14%
rispetto allo stesso periodo del 2023. Contemporaneamente le
conferme di rapporti di apprendistato giunti alla conclusione
del periodo formativo sono risultate 10.066, in calo del 7%.
Le cessazioni nel primo mese del 2024 sono state 517.881,
in aumento dell'1% rispetto allo stesso periodo dell'anno
precedente. Le cessazioni da contratti in apprendistato sono
diminuite del 6%, quelle da contratti a tempo indeterminato sono
calate dello 0,4% mentre quelle da contratti a tempo determinato
sono cresciute dello 0,4%).
Le attivazioni di rapporti di lavoro incentivati nel corso
del mese di gennaio 2024 - considerando quindi sia le assunzioni
che le variazioni contrattuali - presentano complessivamente un
calo dell'11% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.
In dettaglio presentano una flessione negativa l'esonero
contributivo totale giovani (-72%), l'esonero donne (-27%) e le
"altre misure" (-14), mentre si registra una sostanziale
stabilità per l'agevolazione "Decontribuzione Sud" che da sola
riguarda 124.334 contratti (+0,4%).
Il saldo annualizzato, vale a dire la differenza tra i
flussi di assunzioni e cessazioni negli ultimi dodici mesi è
pari a 500.742 posizioni di lavoro, in leggera riduzione
rispetto ai mesi precedenti. Per il tempo indeterminato la
variazione tendenziale annua è positiva per 374.000 unità e
spiega circa i tre quarti dell'incremento complessivo.
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