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Lo studio della Cgia,'bollette luce e gas +26,2% in tre anni'(2)

Lo studio della Cgia,'bollette luce e gas +26,2% in tre anni'(2)

VENEZIA, 17 marzo 2024, 11:10

Redazione ANSA

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Gli ultimi dati disponibili, quelli del primo semestre 2023, evidenziano che mediamente il prezzo italiano dell'energia elettrica era pari a 378,2 euro per MWh, il quarto più alto dell'Area Euro, dietro Germania (412,5 euro), Belgio (435) e Paesi Bassi (475). Per il gas, sempre nel primo semestre 2023 il prezzo italiano era pari a 98,1 euro per MWh, tra i più bassi dell'Eurozona.
    Questi rincari - spiega lo studio - sono avvenuti "nonostante i prezzi delle materie prime siano sostanzialmente in calo dalla fine del 2022 e i governi Draghi e Meloni abbiano erogato quasi 100 miliardi per contrastare il caro energia a famiglie e imprese". Secondo la Cgia, ciò è dovuto principalmente all'aumento "rilevante" della quota fissa in bolletta, ossia delle caparre e cauzioni in capo all'utente: una misura decisa dai distributori e fornitori di energia per far fronte alla mancanza di liquidità che, soprattutto nel 2022, li ha colpiti.
    Anche l'inflazione presente nel settore energetico ha concorso a far salire le bollette, avendo contribuito a impennare gli indici dei prezzi al consumo del gas del 60,4% e della luce del 93,1%.
    "Tantissimi piccoli commercianti e altrettante partite Iva - sottolinea l'sociazione artigiana - hanno pagato due volte l'impennata delle bollette di luce e gas verificatasi negli ultimi anni. La prima come utenti domestici e la seconda come micro imprenditori per riscaldare o raffrescare e illuminare le proprie botteghe e negozi". Anche nel 2022, infine, le famiglie con un reddito principale da lavoro autonomo hanno presentato un rischio povertà pari al 19,9%, contro il 17,2% delle famiglie con fonte di reddito principale da lavoro dipendente.
    "A fronte della crisi energetica verificatasi in particolare tra la fine del 2021 e la prima parte del 2023 - è la conclusione della Cgia - abbiamo l'impressione che ancora una volta a pagare il conto siano stati solo, o quasi, i consumatori (famiglie e imprese). Certo, anche le società del settore hanno subito degli choc importanti, ma gli extraprofitti realizzati in questi anni dalle aziende energetiche sono stati rilevanti. E in attesa che la Corte Costituzionale si pronunci sulla legittimità del contributo di solidarietà sugli extraprofitti applicato nel 2022 alle aziende energetiche, nel 2023 l'erario ha incassato solo 2,8 miliardi di euro rispetto ai 10 che il governo Draghi aveva ipotizzato di riscuotere. Insomma, nelle casse pubbliche sono 'mancati' 7 miliardi. Ancora una volta, così come successo anche con gli istituti di credito, tassare gli extraprofitti di queste big company, molte delle quali sono quotate in Borsa, è diventata una 'mission impossibile'".
   

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