La crescita delle presenze negli
alberghi italiani ha superato quella degli alberghi europei nel
2023. E' quanto si legge nell'Osservatorio di Confindustria
Alberghi presentato oggi a Milano dalla presidente Maria Carmela
Colaiacovo. Un quadro originato da un "aumento dei flussi
turistici dall'estero" e da un "interesse verso le aree interne
del paese". Entrambe - spiega - sono "opportunità che rendono
necessario lo sviluppo di nuove soluzioni a sostegno delle
imprese per mantenere alta la competitività".
Dall'osservatorio, realizzato in collaborazione con Str
CoStar, emerge che rispetto al 2022, in termini di occupazione
delle camere, gli alberghi di Roma, Milano e Firenze hanno
registrato nel 2023 un tasso di crescita rispettivamente del 10,
del 13 e del 14%, a fronte dell'analogo +4% di Parigi, del +9%
di Madrid, del +8% di Berlino e del +9% di Londra. Un maggior
dinamismo del mercato italiano che - secondo i dati di Str -
continua anche nel primo trimestre del 2024, con una crescita
del 3% a Roma e del 6% a Milano, contro il calo del 2% di Parigi
e il rialzo del 3% di Madrid e Londra. In particolare i dati
Istat confermano la crescita del turismo internazionale (+14% di
arrivi e +10,7% di presenze) mentre i dati Isnart per
Enit-Unioncamere, indicano come già venduto il 40% delle camere
disponili nelle strutture ricettive italiane per tutto il primo
trimestre dell'anno, con il 42,6% di gennaio, il 42,5% di
febbraio, il 39,8% di marzo e il 41,7% di aprile. La montagna,
le città e i laghi, questi ultimi specie in aprile, sono le aree
che "presentano dati di saturazione maggiori della media
nazionale del periodo, in particolare nel Nord Est del Paese".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA