(ANSA) - BOLOGNA, 24 APR - Il consigliere regionale di Rete
Civica, Marco Mastacchi, auspica la revisione del sistema delle
certificazioni Inail e il ritorno ai vecchi accordi aziendali.
"Fino ad oggi la certificazione degli infortuni Inail - ha
sottolineato - è stata svolta a valle di accordi intervenuti fra
le aziende sanitarie locali con funzioni di pronto soccorso e
l'Inail, ed il personale coinvolto è stato sia quello medico,
sia quello del comparto che collabora con il medico nella
stesura materiale del certificato stesso". Tale processo era poi
governato da "specifici accordi tra Inail e le aziende sanitarie
che hanno previsto introiti nei bilanci aziendali provenienti
dall'assicurazione obbligatoria che poi, a valle, sono stati
suddivisi fra medici e 'comparto' che presidiano lo svolgimento
della libera professione intramoenia".
Con la Legge del 2018 il regime di convenzione è stato
superato decidendo per un trasferimento di circa 25 milioni di
euro annui a valere su tutto il territorio regionale con
ripartizione regionale per coprire i maggiori costi derivanti
dalla certificazione degli infortuni sul lavoro a ristoro di un
attività che per le aziende sanitarie non rientra tra i compiti
"istituzionali". Mastacchi, però, fa notare che il trasferimento
dei 25 milioni al fondo sanitario nazionale "non indica alcun
comparto contrattuale specifico". A fronte dell'adeguamento
regionale rappresentato dalla delibera di giunta 2112 del 2022,
le cifre trasferite sono destinate ad integrare i fondi
contrattuali della sola dirigenza medica, escludendo quindi il
personale di comparto, Mastacchi chiede quindi se l'esecutivo
regionale "non ritenga opportuno rivedere l'accordo regionale
allargando il campo al personale del comparto, richiamando i
vecchi accordi aziendali che lo includevano, considerando
l'indispensabile attività ancor oggi prestata". (ANSA).