(ANSA) - ROMA, 29 MAR - Continua lo stallo del Parlamento
sulla conferma di Gian Carlo Blangiardo alla presidenza
dell'Istat. Non c'è ancora un accordo tra le forze di
maggioranza e le opposizioni - che sono contrarie al suo nome,
considerato politicamente vicino alla Lega - complice anche il
quorum necessario per la nomina che è di 2/3 dei voti.
Alla Camera l'ufficio di presidenza della commissione Affari
costituzionali nel pomeriggio ha deciso di rinviare di 10 giorni
il voto rispetto alla data del 30 marzo, termine entro il quale
doveva essere espresso il parere. Il rinvio è possibile una sola
volta. L'idea cara soprattutto alla Lega, spiegano fonti
parlamentari, sarebbe quella di chiudere anche la partita sulle
presidenze delle commissioni d'inchiesta, considerando che
alcune andranno anche alle opposizioni. Anche in questa chiave
non sarebbe ancora stata convocata la commissione di Vigilanza
Rai.
In più, anche nella commissione Affari costituzionali del
Senato non è prevista nessuna seduta per un eventuale voto in
settimana (la commissione si riaggiornerà la prossima).
Il parere della commissione Affari costituzionali di Palazzo
Madama, insieme a quella omologa alla Camera, è vincolante ai
fini della nomina. Secondo più fonti parlamentari, finora non si
è aperto nessuno spiraglio di trattativa e da parte di Pd, M5s,
Terzo polo e Alleanza Verdi e sinistra resta ferma l'intenzione
di non votare per Blangiardo. "Noi aspettiamo che ci facciano
sapere se c'è un accordo o meno", si è limitato a dire il
presidente della commissione Affari costituzionali, Alberto
Balboni di Fratelli d'Italia.
Blangiardo è entrato in carica nel 2019. Lo scorso 21 marzo
scorso è scaduto il termine della sua prorogatio. Dal giorno
dopo, l'ordinaria amministrazione e la rappresentanza legale
sono passate a Francesco Maria Chelli, attualmente componente
più anziano del Consiglio Istat. (ANSA).