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>>>ANSA/ Trump show, 'fermerò la guerra e l'import dalla Cina'

Trionfo tra i conservatori amici: 'Correrò anche se incriminato'

(di Claudio Salvalaggio) (ANSA) - WASHINGTON, 05 MAR - "Nel 2016 dichiarai 'sono la vostra voce'. Oggi aggiungo sono il vostro guerriero. Sono la vostra giustizia. E per coloro che sono stati maltrattati e traditi, sono la vostra vendetta in questa battaglia finale": è un Donald Trump astioso e rancoroso, quasi apocalittico, quello che riconquista con un discorso-comizio di quasi due ore la platea amica del Cpac, la più vecchia organizzazione conservatrice di base americana riunita per tre giorni alle porte di Washington.
    Un trionfo scandito da ovazioni del popolo 'Maga', con ospite d'onore in prima fila l'ex controverso presidente brasiliano Jair Bolsonaro, accolto come una star. E suggellato anche dallo straw poll, il sondaggio volante tra i delegati, che lo vede stravincere nella corsa alla Casa Bianca con il 62% delle preferenze, seguito a grande distanza con il 20% dal governatore della Florida Ron DeSantis, il suo potenziale rivale principale che però ha disertato l'appuntamento.
    Tre i messaggi principali lanciati dal tycoon. Il primo è che continuerà la campagna anche se verrà incriminato in una delle varie inchieste che lo tallonano, compresa quella sull'assalto al Capitol, di cui ha difeso i manifestanti "patrioti": "Assolutamente, non penserei nemmeno di lasciare", ha risposto ai giornalisti prima del suo intervento. "Finiremo quello che abbiamo iniziato, completeremo la missione", ha assicurato, rivisitando lo slogan di Joe Biden ("finish the job"). Il secondo è che rilancerà la linea isolazionista dell'America first, fermando "in un solo giorno" la guerra in Ucraina, che con lui alla Casa Bianca "non sarebbe mai scoppiata". "Sono l'unico presidente a non aver iniziato guerre e sotto il quale la Russia non ha invaso altri Paesi, ora sono l'unico candidato che può promettere di prevenire la Terza guerra mondiale". Come, non lo dice. Ma rilancia il suo vecchio monito agli alleati Nato: "Pagate la giusta quota o l'America non vi proteggerà". E avvisa Kiev: "Non torneremo mai più a un partito che vuole dare soldi illimitati per combattere guerre senza fine all'estero ma chiede di tagliare i benefici per i veterani e i pensionati a casa". Una linea che lo contrappone alla candidata Nikki Haley, accolta però con freddezza dalla platea. Il terzo messaggio è per la Cina, con l'obiettivo di un 'decupling', una totale separazione tra le due economie: l'ex presidente promette un piano in quattro anni per eliminare tutte le importazioni dal Dragone e rendere gli Usa totalmente indipendenti da Pechino.
    Per il resto Trump è sembrato prigioniero del passato, incapace di trasmettere un messaggio nuovo, ancorato al suo vecchio arsenale di accuse contro l'establishment repubblicano e "il partito di Paul Ryan, Karl Rove e Jeb Bush" (risparmiati per ora i suoi rivali), le fake news, la "bufala del Russiagate", le elezioni rubate, il "deep state", la giustizia e l'intelligence "corrotte". La sua missione resta sempre quella di "salvare" il Paese da socialisti, comunisti, marxisti, immigrati, drogati e dall'"oblio" a cui "è destinato" senza di lui. Con la promessa di completare il muro al confine col Messico e di "sfrattare dalla Casa Bianca Joe Biden", definito "un criminale" insieme al figlio Hunter, di cui ha rispolverato la storia del laptop lasciato a un centro di riparazione e diventato una miniera di informazioni sui suoi rapporti con l'Ucraina. "Dad, we have a problem", ha detto facendo il verso ad un dialogo immaginario tra i due, che ha fatto esplodere la platea in una sonora risata. L'unica novità è stata la proposta per dieci 'Freedom city' costruite da zero, auto volanti e bonus per un baby boom.
    Ma è sembrata più una boutade avveniristica che altro. (ANSA).
   

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