(ANSA) - ROMA, 02 MAR - "In linea con le previsioni, a
febbraio, sulla spinta di una riduzione dei prezzi dell'energia,
è proseguito il processo di rientro dell'inflazione, scesa al
9,2% su base annua, 2,6 punti in meno rispetto a novembre 2022.
Pure in questo scenario favorevole, il processo di disinflazione
non sarà rapidissimo né appare privo di incognite. Come
evidenziano i dati di Germania, Francia e Spagna, si potrebbero
registrare, infatti, registrare pericolose interruzioni nella
fase discendente dell'inflazione". Questo il commento
dell'Ufficio studi di Confcommercio ai dati Istat.
"A preoccupare - sottolinea - è la progressiva crescita
dell'inflazione di fondo, fenomeno comune nella Uem, che
testimonia come le forti tensioni accumulate nell'ultimo biennio
non si siano ancora esaurite. Ciò condizionerà le decisioni
d'acquisto delle famiglie nei prossimi mesi e, di conseguenza,
l'intensità della crescita del 2023". Sotto il profilo del
mercato del lavoro "l'anno in corso, in ogni caso, si apre
favorevolmente. Anche a gennaio cresce l'occupazione: il
confronto annuo indica +459mila unità. Lo stesso incremento del
tasso di disoccupazione nel primo mese dell'anno può essere
interpretato in senso positivo, perché indotto da una maggiore
partecipazione al mercato del lavoro, come sottolinea il calo,
per il secondo mese consecutivo, degli inattivi", prosegue
Confcommercio.
Tra gli elementi "positivi che stanno caratterizzando questa
fase - sottolinea ancora - vi è indubbiamente l'accresciuta
partecipazione delle donne al mondo del lavoro: sia il tasso di
attività sia il tasso di occupazione si sono attestati ai
livelli più alti dal 2004, inizio delle serie storiche, sebbene
nel confronto internazionale il lavoro delle donne in Italia
presenti ancora gravi deficit. Resta difficile la condizione del
lavoro indipendente, cresciuto di sole 42mila unità rispetto a
un anno prima". (ANSA).