(ANSA) - ROMA, 28 FEB - Nel gennaio di quest'anno il numero
degli infortuni sul lavoro denunciati ha segnato un -39,7% nella
gestione Industria e servizi (dai 51.299 casi del 2022 ai 30.925
del 2023), un +6,3% in Agricoltura (da 1.453 a 1.545) e un
+45,4% nel Conto Stato (da 4.831 a 7.023).
L'analisi territoriale evidenzia un calo delle denunce di
infortunio in tutte le aree del Paese: più consistente nel
Nord-Ovest (-44,5%), seguito dal Sud (-32,0%), dalle Isole
(-26,3%), dal Centro (-26,0%) e dal Nord-Est (-17,2%). Tra le
regioni con i maggiori decrementi percentuali si segnalano la
Liguria, la Campania e il Piemonte, mentre gli aumenti sono
circoscritti alla provincia autonoma di Bolzano e alla Calabria.
Il calo che emerge dal confronto di mese tra il 2022 e il
2023 è legato sia alla componente femminile, che registra un
-48,0% (da 29.081 a 15.131 casi denunciati), sia a quella
maschile, che presenta un -14,5% (da 28.502 a 24.362). Il
decremento ha interessato sia i lavoratori italiani (-34,5%) sia
quelli comunitari (-26,8%) ed extracomunitari (-9,3%).
Dall'analisi per classi di età emergono decrementi generalizzati
in tutte le fasce, tranne tra gli under 20 e, in minor misura,
tra gli over 74 anni.
Quanto al numero dei morti, il calo ha riguardato l'Industria
e servizi (da 39 a 37 denunce) e il Conto Stato (da 3 a 0),
mentre l'Agricoltura sale da quattro a sei decessi. Dall'analisi
territoriale emerge un incremento nel Nord-Ovest (da 9 a 16
casi) e al Centro (da 8 a 12) e un calo al Sud (da 12 a 6),
nelle Isole (da 7 a 3) e nel Nord-Est (da 10 a 6). Tra le
regioni con i maggiori aumenti si segnalano la Lombardia (+5) e
le Marche (+3), mentre per i cali più evidenti la Sicilia, il
Lazio e l'Emilia Romagna (-3 ciascuna). (ANSA).