(ANSA) - ROMA, 27 FEB - Il dl 11/2023 sul blocco della
cessione dei crediti ha un "impatto profondissimo sull'intera
filiera dell'edilizia" con il rischio di "una possibile crisi di
liquidità sistemica da scongiurare" perché "a discapito di un
settore cruciale anche per la messa a terra del Pnrr". Lo
dichiara il vicepresidente vicario di Confcommercio, Lino
Stoppani, in audizione presso la commissione Finanze della
Camera. Per i crediti fiscali incagliati, ha proseguito,
"bisogna chiarire definitivamente il tema dei residui spazi di
agibilità dei cassetti fiscali delle banche e rendere
rapidamente operativa l'operazione di sblocco, anche attraverso
compensazioni con i versamenti fiscali operati dalle imprese
tramite gli F24 pagati presso il sistema bancario".
Confcommercio chiede anche di favorire "il possibile incontro
tra domanda e offerta di crediti tra privati" e di "chiarire e
risolvere la vicenda della classificazione Eurostat dei bonus".
Va poi prevista, ha sottolineato Stoppani, "una fase di
transizione che consenta, anche attraverso il ricorso ad
autocertificazioni, di contenere gli impatti di un repentino
cambiamento di regime, vanno rivisti sovraccarichi di produzione
documentale e va favorita una soluzione del problema incapienti
anche allineando i tempi per l'utilizzo del Superbonus ai dieci
anni già previsti per gli altri incentivi edilizi". "Infine
vanno riaperti i termini per cessioni e sconti in fattura per le
aree colpite da eventi sismici, oltre che per operazioni a
valere sul patrimonio immobiliare di Onlus ed ex Iacp. Va poi
istituita - ha concluso Stoppani - una sede permanente e
strutturata di confronto tra il governo e tutte le parti
interessate per la gestione dell'emergenza e per l'impostazione
di un nuovo e condiviso approccio strutturale". (ANSA).