(ANSA) - ROMA, 22 FEB - La discesa, sottolinea l'Istat,
"risente dell'andamento delle componenti più volatili
dell'indice dei prezzi al consumo, fortemente condizionato
dall'inversione di tendenza dei Beni energetici regolamentati",
ovvero le tariffe per l'energia elettrica mercato tutelato e il
gas di rete per uso domestico.
La flessione del tasso di inflazione si deve infatti,
principalmente, al forte rallentamento su base tendenziale dei
prezzi dei Beni energetici regolamentati, (da +70,2% a -12,0%)
e, in misura minore, di quelli degli Energetici non
regolamentati (da +63,3% a +59,3%), degli Alimentari non
lavorati (da +9,5% a +8,0%) e dei Servizi ricreativi, culturali
e per la cura della persona (da +6,2% a +5,5%); gli effetti di
tali andamenti sono stati solo in parte controbilanciati
dall'accelerazione dei prezzi dei Beni durevoli (da +6,4% a
+6,8%), dei Beni non durevoli (da +6,1% a +6,7%) e dei Servizi
relativi all'abitazione (da +2,1% a +3,2%).
La cosiddetta inflazione di fondo, al netto degli energetici
e degli alimentari freschi, accelera da +5,8% a +6,0%, mentre
quella al netto dei soli beni energetici resta stabile a +6,2%.
Su base annua, i prezzi dei beni evidenziano un profilo in
rallentamento (da +17,1% a +14,1%), mentre quello relativo ai
servizi evidenzia un lieve incremento (da +4,1% a +4,2%); si
ridimensiona, quindi il differenziale inflazionistico negativo
tra questi ultimi e i prezzi dei beni (da -13,0 di dicembre a
-9,9 punti percentuali).
L'aumento su base mensile dell'indice generale si deve
prevalentemente ai prezzi dei Servizi per l'abitazione (+1,6%),
degli Alimentari lavorati (+1,3%), dei Beni durevoli (+1,1%) e
non durevoli (+0,7%), degli Alimentari non lavorati (+0,6%) e
degli Energetici non regolamentati (+0,5%); un effetto di
contenimento deriva invece dal calo dei prezzi degli Energetici
regolamentati (-25,7%) e di quelli dei Servizi relativi ai
trasporti (-1,7% a causa di fattori stagionali).
L'indice armonizzato dei prezzi al consumo (Ipca) diminuisce
dell'1,5% su base mensile, a causa dell'avvio dei saldi
invernali dell'abbigliamento e calzature di cui l'indice Nic non
tiene conto, e aumenta del 10,7% su base annua (in rallentamento
da +12,3% di dicembre); la stima preliminare era +10,9%.
L'indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di
operai e impiegati (Foi), al netto dei tabacchi, registra un
aumento dello 0,1% su base mensile e del 9,8% su base annua.
(ANSA).