(ANSA) - TORINO, 16 FEB - "Il Salone del libro è un
patrimonio di tutti e salvaguardarlo è compito delle
istituzioni: ci aspettiamo dal sindaco Lo Russo e dal presidente
Cirio uno scatto di orgoglio che lo sottragga ai tentativi di
appropriazione e alle logiche di appartenenza". E' la richiesta
di Giancarlo Banchieri, presidente di Confesercenti..
"Crediamo di aver titolo per intervenire - continua Banchieri
- perché ci sentiamo parte della vita della città e
rappresentiamo categorie che hanno a cuore la buona salute del
Salone: librerie, pubblichi esercizi, alberghi, attività
commerciali e dell'accoglienza per le quali comporta un positivo
ritorno economico. Il Salone è il vero unico appuntamento
internazionale della città, ha un ruolo culturale riconosciuto
da tutti anche grazie allo straordinario lavoro del direttore
Lagioia e della sua squadra, ha saputo risollevarsi quando era
messa in discussione la sua permanenza a Torino: non si può
permettere che sia in balìa di appetiti lottizzatori, che
rischiano di minarne anche l'immagine". Banchieri ricorda che
"nel Comitato di Indirizzo il rappresentante del
Sil-Confesercenti, sindacato dei librai, si era espresso
favorevolmente sul metodo adottato per l'individuazione del
direttore, giudicandolo capace di garantire indipendenza e
scelte di qualità. Queste premesse sono state stravolte da
comportamenti che nulla hanno a vedere con il bene del Salone. E
capiamo anche l'amarezza dall'associazione Torino, la Città del
Libro, che ringraziamo per l'impegno e il lavoro di questi anni.
Per questo ci rivolgiamo al sindaco e al presidente della
Regione nel loro ruolo non di uomini di parte ma di
rappresentanti istituzionali eletti dai cittadini in nome di
quella concordia istituzionale di cui hanno dato prova e che
apprezziamo. Non sta a noi indicare il modo, ma c'è bisogno di
un loro intervento che metta fine alle manovre improvvide a cui
abbiamo assistito nelle ultime settimane". (ANSA).