(ANSA) - ROMA, 14 FEB - C'è "apprezzamento", da parte del
ministro del Lavoro Marina Calderone, in merito al "ruolo e alla
funzione che il Consiglio nazionale dei commercialisti sta
avendo sul tema strategico della riforma del Terzo settore. E
ciò significa non soltanto, da professionisti, esaminare la
norma ed i decreti attuativi, ma osservare la capacità di
crescita" del comparto, anche perché "le norme ben scritte vanno
nell'interesse delle persone, soprattutto di coloro che sono in
maggiore difficoltà e hanno più bisogno di essere aiutati". La
numero uno del dicastero di via Veneto, nel corso di un convegno
nella Capitale, mette in luce come "l'interlocuzione con il
Consiglio nazionale dei commercialisti" presieduto da Elbano de
Nuccio, si stia configurando come "fondamentale per i decreti
attuativi e per ciò che dovremo ancora porre in essere, per
rendere efficace la riforma" del Terzo settore. E spiega che
"manca il decreto sulla disciplina dei controlli degli Enti e
manca l'autorizzazione Ue per il regime fiscale del Terzo
settore e della impresa sociale. Il ministero del Lavoro -
prosegue - sta portando avanti le interlocuzioni necessarie",
giacché è "importante dare certezza agli Enti". (ANSA).
Terzo settore: Calderone, al lavoro per un'efficace riforma
Mancano decreti su controlli e autorizzazione Ue regime fiscale
