(ANSA) - PALERMO, 14 FEB - All'Assemblea siciliana non tutti
hanno l'adeguamento Istat - previsto da una legge del 2014
all'epoca dei tagli per la spending review di Mario Monti -
finito al centro delle polemiche per l'incremento di 890 euro
nelle busta paga dei 70 parlamentari e con una maggiore spesa
per le casse del Palazzo di 750 mila euro nel 2023. A non
percepire alcun aumento, perché non previsto dalla legge del
2014, è il personale dei gruppi parlamentari: si tratta di una
ottantina di persone, che fanno parte del bacino dei "cosiddetti
stabilizzati".
I loro nomi sono in un elenco dal quale i gruppi possono
attingere all'inizio della legislatura inquadrandoli poi con
contratti individuali. Per questi dipendenti, in base a una
legge regionale del 2015, l'Assemblea siciliana destina ai
gruppi parlamentari un contributo fino a un massimo di 58.571,44
euro a dipendente, importo che varia a seconda
dell'inquadramento contrattuale.
Per gli "stabilizzati" non c'è stato alcun adeguamento Istat
negli ultimi 8 anni e il tema non è stato mai affrontato in modo
ufficiale. Avendo i contratti "bloccati" per questi dipendenti,
buona parte con ruoli fondamentali per il buon funzionamento dei
gruppi, è impossibile percepire aumenti se non per legge.
L'eventuale estensione anche a questo personale della
rivalutazione dell'indice legato al costo della vita,
comporterebbe per quest'anno una spesa di 350 mila euro. (ANSA).