(ANSA) - ROMA, 08 FEB - IL dato Istat sulle vendite al
dettaglio a dicembre (-0,2% in valore e -0,7% in volume su
novembre e +3,4 in valore e -4,4 in volume su dicembre 2021) è
"peggiore delle attese" e "indica un chiaro sintomo delle
difficoltà che cominciano ad avere le famiglie nel mantenere i
livelli di benessere economico". Lo afferma l'Ufficio studi di
Confcommercio in una nota sottolineando che " al netto degli
importanti aiuti che continuano a sostenere soprattutto le fasce
più deboli della popolazione, le pressioni determinate
dall'elevata inflazione sul reddito disponibile e sulla
ricchezza detenuta in forma liquida continuano a comprimere i
consumi". Confcommercio esprime preoccupazione per la tenuta dei
piccoli negozi.
"I prezzi relativi, in peggioramento per i beni - prosegue
la nota - agevolano lo spostamento verso i servizi, soprattutto
turistici. Anche su questo versante, tuttavia, è lecito
prevedere un rallentamento nell'orizzonte del primo semestre
dell'anno in corso. Tutto ciò si potrebbe tradurre in un primo
quarto del 2023 caratterizzato da una moderata riduzione del
prodotto in termini congiunturali. In un contesto che vede quasi
tutte le tipologie distributive evidenziare, al netto della
componente relativa al prezzo, andamenti non positivi delle
vendite, i piccoli negozi continuano a essere particolarmente
penalizzati. Nella media dello scorso anno le vendite di
prodotti alimentari erogate dagli esercizi di minori dimensioni
sono cresciute a valore dell'1%, implicando una forte riduzione
dei volumi distribuiti a causa di una crescita dei prezzi della
categoria pari all'8,8%. L'equilibrio di molte piccole imprese
è, quindi, già molto fragile e non si può escludere una
riduzione dei livelli di servizio commerciale in molte città
italiane". (ANSA).