(ANSA) - TARANTO, 02 FEB - Nello stabilimento Acciaierie
d'Italia di Taranto "ieri si è fermato il Pla 2 (Produzione
lamiere) ed è stato spento anche il forno: questo fa pensare ad
una fermata lunga; la settimana prossima dovrebbe arrivare lo
stop dell'Acciaieria 1, l'80% del Laf (Laminatoio a freddo)
invece è già stato bloccato. Di conseguenza, aumenta la cassa
integrazione soprattutto nello staff e nei servizi come Officine
Generali". Lo riferisce il coordinamento provinciale Usb,
aggiungendo che "sono fatti che vanno a smentire quello che
l'azienda ha dichiarato durante l'incontro con Fim, Fiom e Uilm,
a Roma nella sede di Confindustria, su fantomatici investimenti
e risalita produttiva. Sarà infatti difficile pensare ad una
ripresa della produzione nell'anno in corso, tantomeno credere a
interventi su impianti. E, intanto, il tutto continua a ricadere
sui lavoratori costretti a sopportare altra cassa integrazione e
a fare i conti con uno stipendio che non arriva a mille euro
mensili".
Secondo l'Unione sindacale di base "l'unico aspetto positivo
viene dalla comunicazione della nuova responsabile delle Risorse
Umane, Virginia Picciarelli, la quale ha fatto sapere che presto
anche i dirigenti, i quadri aziendali e i capireparto saranno
sottoposti a cassa integrazione. Lo interpretiamo come un
segnale nella direzione della riduzione delle distanze tra
operai e dirigenti.
Intanto noi continuiamo a non vedere futuro e prospettive".
(ANSA).