(ANSA) - ROMA, 30 GEN - "Sarebbe auspicabile prevedere che i
maggiori costi della sostenibilità ambientale siano inderogabili
in sede di offerta, alla stregua dei minimi salariali e dei
costi per la sicurezza dei lavoratori". Lo ha detto la
direttrice generale di Confindustria, Francesca Mariotti, in
audizione davanti alla Commissione Ambiente e Lavori pubblici
della Camera sul disegno di legge del nuovo Codice Appalti.
Confindustria ritiene "eccessivamente alta" la percentuale
del 5% per l'obbligo generalizzato di revisione prezzi negli
appalti in tutti i settori (lavori, forniture e servizi),
tenendo conto che gli indici Istat cambiano "con percentuali
dell'1%, del 2%".
L'associazione critica inoltre la soglia dei 5.000 euro per
il valore delle violazioni che comportano l'esclusione delle
aziende dagli appalti, e ritiene più congrua una soglia del 10%
sul valore dell'appalto. Secondo Confindustria infine
"contemplare la possibile esclusione anche in presenza della
mera contestazione del reato, configura un'estensione della
disciplina rispetto al perimetro tracciato dall'atto europeo".
(ANSA).