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Calderoli a Confindustria, nessuno vuole spaccare nulla (2)

(ANSA) - VENEZIA, 27 GEN - Al momento, anche il vista del preconsiglio dei ministri, il confronto è "tecnico", indica il ministro. Per portare un Ddl in Consiglio dei Ministri "la data la deciderà la Presidente del Consiglio".
    "Sono convinto - dice il ministro, arrivando al convegno di Confindustria a Venezia - che prima di tutto sia necessario fare una vera ricognizione di cosa sono le funzioni ed i servizi che vengono erogati in relazione a quelle materie", ambiti come energia, scuola, sanità, o più in generale i settori strategici che le imprese chiedono che restino fuori dalla riforma per l'autonomia differenziata: "Poi, una volta noti i contenuti di quelle materie, una Regione chiederà al Governo, ci sarà un Governo che dovrà rispondere si o no, il Parlamento che esprime un parere, e alla fine un voto a maggioranza assoluta del Parlamento. Si chiama differenziata - sottolinea il ministro per gli affari regionali e le autonomia - proprio perchè va gestita e portata avanti cum grano salis" La ricognizione è "sulle funzioni", ci sarà "una cabina di regia. Il tema delle spese "viene dopo". E sui costi, ci sarà "verifica se quello che viene stanziato oggi sarà sufficiente o meno", e "se ci sarà una necessità lo Stato dovrà definire dove reperire le risorse per questi ulteriori livelli essenziali".Il costo lo stabilisco dopo che ho verificato cosa deve essere fatto. Potrà essere credibile o meno ma lo stato dopo 22 anni non ha ancora definiti quali sono i livelli essenziali delle prestazioni, quali sono di diritti civili e sociali che il cittadino deve avere garantiti su tutto il territorio nazionale.
    Non sapendo cosa si fa e chi lo deve fare calcolare un costo è inverosimile". (ANSA).
   

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