(ANSA) - BARI, 26 GEN - Il segretario provinciale di
Casartigiani Taranto Stefano Castronuovo, in qualità di delegato
nazionale, ha preso parte all'audizione della commissione
Industria del Senato, in merito al decreto-legge numero 2 del
2023 che riguarda i siti di interesse nazionale e misure a
favore di Acciaierie d'Italia (ex Ilva). "Così come condividiamo
- ha sottolineato - le linee di principio del Governo, previste
nel Disegno di legge n. 455 con l'obiettivo di tutelare queste
produzioni, in relazione all'interesse pubblico nazionale, come
Casartigiani riteniamo che debbano essere tutelati anche una
lunga serie di altri principi fondamentali. Tra questi i
rapporti tra la dirigenza di Acciaierie d'Italia e l'indotto,
sono in completo stallo". Oltre "a essere state estromesse dai
cantieri aperti - ha asserito Castronuovo - le imprese
dell'indotto non ricevono pagamenti da mesi. A peggiorare la
situazione delle imprese dell'autotrasporto, essenziali per la
produttività, vi è il lungo periodo di attesa che va dai quattro
ai sei mesi, prima di ricevere le somme spettanti".
Il segretario di Casartigiani ha fatto presente che "le imprese
dell'indotto sono state messe duramente alla prova dal mancato
tasso dei crediti di Ilva in Amministrazione straordinaria.
Questo si traduce in una importante perdita di liquidità,
difficilmente recuperabile. Sotto il profilo puramente giuridico
sarebbe auspicabile una norma ad hoc per indurre Acciaierie
d'Italia a impiegare nelle sue commesse imprese locali. Siamo
contrari a una delocalizzazione rispetto al territorio
tarantino". (ANSA).