(ANSA) - PERUGIA, 25 GEN - "La nostra regione ha molte
potenzialità, anche forti. In questi anni lo abbiamo detto più
volte, non si tratta di essere ottimisti astrattamente, ma di
avere il coraggio del cambiamento, quello vero, quello
necessario e non quello del 'togliti tu che mi ci metto io'.
Serve un progetto che parli di welfare come fattore di sviluppo
e perciò di buon lavoro, un'alta qualità ambientale, scuole
all'altezza della sfida e una sanità che sia davvero pubblica e
universale e serve sconfiggere una volta per tutte la piaga
intollerabile delle morti sul lavoro". Lo ha detto nella sua
relazione di apertura del 14/o congresso regionale della Cgil
dell'Umbria, il segretario generale uscente Vincenzo Sgalla.
Sala dei Notari gremita dai 244 delegati e delegate arrivati da
tutta la regione, dopo un percorso di quasi mille assemblee nei
luoghi di lavoro e nelle leghe pensionati, che hanno coinvolto
circa 35mila iscritte e iscritti, per un totale di 29.391 voti
espressi sui documenti congressuali, con un consenso
sostanzialmente unanime per il primo documento, firmato da
Maurizio Landini, che giovedì è atteso a Perugia per concludere
i lavori congressuali.
La prima giornata di congresso è stata caratterizzata, oltre che
dalla relazione del segretario Sgalla, dai saluti dei segretari
generali di Cisl e Uil, Angelo Manzotti e Maurizio Molinari, da
quello della presidente della Regione, Donatella Tesei e
dall'intervento della partigiana Mirella Alloisio, in
rappresentanza di Anpi. Presenti tra gli altri anche il
prefetto, Armando Gradone, il questore, Giuseppe Bellassai, il
rettore dell'Università degli Studi di Perugia, Maurizio
Oliviero, il vicepresidente della Provincia di Perugia, Cristian
Betti e i rappresentanti di tutte le associazioni datoriali del
territorio.
In chiusura di mattinata si è svolto il confronto tra il
segretario confederale della Cgil nazionale, Giuseppe Massafra,
e Rosy Bindi, che hanno discusso di diritti, in particolare
quello alla salute, e di legalità. (ANSA).