(ANSA) - ROMA, 25 GEN - L'Organismo congressuale forense
(Ocf) "esprime la soddisfazione dell'avvocatura per
l'approvazione alla Camera dei deputati delle proposte di legge
sull'equo compenso", ricordando di aver "dal 2017 sollecitato il
Legislatore sulla necessità della legge sull'equo compenso che
superi l'attuale e lesiva 'deregulation' nei compensi
professionali. Anche se perfettibile in alcuni suoi aspetti,
quali la platea dei soggetti (committenti forti) destinatari, o
sul bilanciamento delle necessarie sanzioni deontologiche, con
funzione antidumping, per i professionisti che non ne dovessero
rispettare le disposizioni, l'Ocf ritiene che sia essenziale
giungere senza indugi all'approvazione della legge così come è
formulata e, quindi, procedere senza emendamenti nel passaggio
al Senato, non solo perché largamente condivisa dai gruppi
parlamentari e quindi per non vanificare l'attuale clima
politico largamente favorevole all'approvazione, ma soprattutto
nel merito perché fissa una base minima di capisaldi di tutela e
garanzia contrattuale di cui i professionisti e l'avvocatura
hanno vitale bisogno, come il mantenimento dei minimi reddituali
previsti dai parametri ministeriali o come il divieto di
clausole vessatorie e servizi suppletivi che i committenti forti
talora impongono come corvée ai professionisti". Di contro,
affermano gli avvocati, "emendamenti del testo in questa fase,
rischierebbero di fare il gioco dei gruppi di committenti,
banche, assicurazioni e Pubbliche amministrazioni che grazie
allo 'status quo' possono continuare a comprimere il valore
economico dei servizi professionali di cui si avvalgono, a
detrimento della qualità", si legge, in conclusione. (ANSA).
Equo compenso: Ocf (avvocati), si vada verso varo definitivo
Sebbene testo perfettibile sui aspetti come i committenti forti
