(ANSA) - ROMA, 24 GEN - Per favorire la crescita del Paese,
nei prossimi anni, bisognerà anche potenziare gli strumenti di
incentivazione fiscale, e in particolare i crediti d'imposta. Ne
è convinto il Consiglio nazionale dei consulenti del lavoro, che
questo pomeriggio nel corso di un'audizione al Senato presso la
Commissione Finanze e Tesoro, ha avanzato numerose proposte
nell'ambito di un'indagine conoscitiva in materia avviata dalla
stessa Commissione. L'analisi e le proposte di riforma dei
professionisti, riassunte in un documento, si sono concentrate
sulle materie maggiormente attinenti alla propria competenza, ma
con uno sguardo d'insieme ad altre macrocategorie di bonus
fiscali, incentivi e crediti d'imposta, per i quali sono stati
sollecitati maggiori semplificazioni e controlli. I crediti
d'imposta, in particolare, rappresentano "un valido strumento di
sostegno a famiglie e imprese", si sottolinea, a condizione che
vengano razionalizzati e indirizzati verso un reale sviluppo del
Paese, dell'occupazione e del Pil. Tra i crediti d'imposta
citati nel documento anche quello per gli investimenti nel
Mezzogiorno, da rendere stabile "per favorire la crescita delle
Regioni svantaggiate e attirare gli investimenti nelle stesse
aree" e neutrale "ai fini delle imposte sui redditi e dell'Irap
come previsto per investimenti 4.0", sostengono i consulenti del
lavoro. (ANSA).