(ANSA) - CAGLIARI, 23 GEN - Si apre uno spiraglio per
scongiurare la fermata degli impianti della Portovesme srl
prevista per il 31 gennaio prossimo con lo stop della produzione
e l'avvio della cassa integrazione per i dipendenti decisa
dall'azienda a causa del costo dell'energia. La nuova
prospettiva arriva durante l'incontro pubblico convocato dalla
Regione a Cagliari: il governatore Christian Solinas ha riferito
sugli incontri istituzionali avvenuti nei giorni scorsi a Roma
che hanno aperto alle interlocuzioni tra la Portovesme srl e
l'Enel. L'azienda dal canto suo si è per ora "resa disponibile a
non rendere attivo il percorso della cassa integrazione dall'1
febbraio, ma di sospenderlo in attesa delle interlocuzioni
avviate dalla Regione".
"Il tema cruciale era il costo energia, le interlocuzioni che
abbiamo avuto hanno portato a un coinvolgimento e interesse
serio del Governo sul percorso di riconversione - ha spiegato il
presidente Solinas - Appena l'azienda sarà pronta a presentare i
suoi progetti, si potranno rimodulare una serie di strumenti
regionali e nazionali, come l'Energy Transition Fund, per poter
sviluppare nel polo industriale le iniziative che
rappresenterebbero il primo progetto di produzione di batterie e
accumulatori al litio in Europa". "La Regione - ha proseguito il
governatore - ha fatto in modo di creare le condizioni perché da
domani possano partire le interlocuzioni tra i soggetti privati
che arrivino all'obiettivo di un accordo su un costo sostenibile
e affrontabile per i piani di produzione dell'azienda".
Per l'azienda si tratta di "ottime notizie che hanno portato
alla luce opportunità che in tempi brevi vaglieremo - ha
chiarito l'ad Davide Garofalo -. L'accordo coi privati è un
passo avanti ma potrebbe non essere sufficiente, ci servono
ulteriori interlocuzioni". Soddisfatti in parte i rappresentanti
dei sindacati, che hanno ringraziato la Regione per l'impegno e
il lavoro fatto sui tavoli nazionali, ma chiedono maggiori
certezze all'azienda. (ANSA).