(ANSA) - TARANTO, 19 GEN - "Confindustria Taranto, rispetto
agli scenari futuri, esprime prioritariamente un No alla
statalizzazione dell'acciaieria al 100% e un Sì ad un eventuale
riequilibrio della governance che veda Invitalia quale socio di
maggioranza. Allo stesso tempo, però, è importante far sì che,
qualunque sia il socio di maggioranza, lo Stato debba vigilare
ed eventualmente intervenire laddove vengano meno gli impegni
assunti rispetto ai processi di ambientalizzazione, ai processi
di produzione e al rapporto, fondamentale, con le aziende
dell'indotto". E' quanto si legge nel documento che il
presidente di Confindustria Taranto Salvatore Toma ha consegnato
al ministro delle Imprese e del made in Italy Aldolfo Urso
intervenendo al tavolo sull'ex Ilva. Per l'associazione degli
industriali "la presenza dello Stato dovrà essere pertanto
prioritaria sulla gestione dell'acciaieria in virtù dello
status, già citato, di "stabilimento di interesse strategico
nazionale". Si chiede, dunque, di "avere contezza di un piano
industriale che consenta alla fabbrica dell'acciaio la
continuità sul piano della produzione e dei processi di
ambientalizzazione, aderendo alle intenzioni del Governo e
accogliendo con favore le iniezioni di liquidità che possano
favorirne la continuità".
Secondo Confindustria Taranto, occorre "fare in modo che tali
risorse siano direzionate anche alle aziende dell'indotto,
affinché possano continuare a lavorare all'interno di AdI in
condizioni di serenità, prive di condizionamenti e con reali
prospettive di futuro, e che quindi il decreto, almeno per la
parte relativa alle risorse stanziate, possa trovare tempestiva
applicazione". (ANSA).