(ANSA) - ROMA, 18 GEN - In tema di sigarette elettroniche e
prodotti a tabacco riscaldato il Ministero della Salute risponde
al Codacons con una nota attraverso la quale condivide i timori
dell'associazione e sottolinea l'importanza di equiparare i
nuovi prodotti da fumo a quelli tradizionali allo scopo di
tutelare la salute pubblca. Il Codacons aveva presentato nei
giorni scorsi una istanza al Ministero a seguito del recente
studio condotto dall'Istituto Mario Negri che sottolinea come le
sigarette elettroniche e i prodotti a tabacco riscaldato non
aiutino i fumatori a smettere di fumare. Al contrario, tali
prodotti porterebbero i non fumatori, soprattutto i più giovani,
a iniziare a fumare sigarette tradizionali e gli ex-fumatori a
ricadere nella dipendenza da tabacco.
Ad oggi è consentito fumare detti dispositivi in alcuni
specifici luoghi, salvo che non vi siano espressi divieti decisi
in modo discrezionale dal soggetto responsabile (bar,
ristoranti, ecc.). Tuttavia è sempre vietato utilizzare la
sigaretta elettronica in determinati contesti: a scuola, sia per
i docenti che per gli studenti; nelle comunità di recupero;
negli istituti minorili e nei centri per l'impiego. Mentre nei
luoghi di lavoro la decisione viene presa dall'azienda - spiega
il Codacons - nell'istanza al ministero chiedevamo proprio un
adeguamento normativo sul tema, ossia di arrivare alla
formazione di un tavolo tecnico al fine di poter congiuntamente
discutere, analizzare e cooperare per la realizzazione di un
progetto sull'equiparazione tra sigarette elettroniche o a
tabacco riscaldato e sigarette tradizionali.
Nella sua nota di risposta il ministero della Salute, spiegando
le recenti disposizioni sul tema assunte in sede comunitaria,
informa che il "conseguimento di uno stato di equiparazione tra
le misure previste per le tradizionali sigarette e quelle
previste per i nuovi prodotti a tabacco riscaldato risponderebbe
all'esigenza di tutelare la salute pubblica […] Per ciò che
riguarda il divieto di consumo dei prodotti in parola, la legge
128 del 2013 stabilisce il divieto nelle scuole, comprese le
aree all'aperto di pertinenza degli istituti, ma l'attuale
ordinamento non prevede una disposizione che vieti, in tutti i
luoghi pubblici, l'utilizzo della sigaretta elettronica".
(ANSA).