(ANSA) - ROMA, 18 GEN - La proposta di legge del centrodestra
sull'equo compenso per le prestazioni professionali è stata al
centro, oggi, a Roma, di uno dei dibattiti organizzati dall'Anc,
Associazione nazionale commercialisti. A confrontarsi sul testo,
all'esame della Commissione Giustizia della Camera (e atteso in
Aula il 23 gennaio), la deputata di FdI Daniela Dondi e la
collega del Pd Chiara Gribaudo: "Lunedì in Assemblea arriva il
provvedimento - ha detto l'esponente del partito di Giorgia
Meloni - e torniamo a regolamentare così i costi delle
prestazioni dopo anni di incertezze", aggiungendo che
l'iniziativa sulla giusta remunerazione per i lavoratori
autonomi iscritti ad Ordini e Collegi "serve a tutelare il
professionista e, per questo, concordo con il mantenere
l'impianto originario, e votarla quanto prima", ha sostenuto
Dondi. Di diverso avviso Gribaudo, secondo cui, senza modifiche
"si rischia di produrre una norma che lascia ampie zone grigie
sulle sanzioni" comminate dagli Ordini ai professionisti che non
osservano l'equo compenso. "Ritengo, inoltre - ha proseguito la
parlamentare di centrosinistra - che la politica non possa
decidere al posto degli Ordini sui procedimenti disciplinari a
carico degli iscritti". A difendere il provvedimento anche il
deputato di FdI Andrea de Bertoldi: "Quando ero un giovane
commercialista, a difendere il mio lavoro ci pensavano le
tariffe professionali (abrogate nella seconda metà degli anni
Duemila con le cosiddette 'lenzuolate' dell'allora ministro
dello Sviluppo economico Pier Luigi Bersani, ndr), ora è giusto
che la nostra maggioranza faccia arrivare in porto una legge,
affinché le prestazioni di tutti professionisti siano soggette
ad un equo compenso", ha concluso. (ANSA).
Equo compenso: FdI, regole dopo il caos, Pd contro sanzioni
All'evento Anc (commercialisti) botta e risposta Dondi-Gribaudo
