(ANSA) - ROMA, 17 GEN - "Questa mattina, a Montecitorio,
abbiamo incontrato una delegazione del Movimento Opzione Donna.
Un incontro proficuo e costruttivo, durante il quale abbiamo
ascoltato le grandi difficoltà che la norma inserita dal Governo
Meloni in legge di Bilancio, che di fatto trasforma tale misura
in 'Discriminazione Donna', sta provocando a migliaia di
lavoratrici che avrebbero voluto uscire anticipatamente dal
lavoro ma che ora non potranno farlo". Lo affermano in una nota
la deputata del M5S ed ex sindaca di Torino Chiara Appendino e
il senatore Orfeo Mazzella, capogruppo 5S in commissione
Lavoro-Sanità di Palazzo Madama. "Quella dell'Esecutivo -
riprendono - non è stata una decisione meramente contabile, ma
anche e soprattutto politica, figlia di un'ideologia sbagliata.
Una visione secondo cui se una donna non ha figli, o non ha
potuto averne, va relegata in secondo piano. Come M5S, durante
il passaggio parlamentare della Manovra abbiamo provato a
modificare la norma su Opzione Donna, trovando però una chiusura
totale del Governo. Non intendiamo arrenderci. Pertanto,
presenteremo un emendamento al decreto Milleproroghe per
reintrodurre i precedenti requisiti anagrafici (58 anni per le
lavoratrici dipendenti e 59 anni per quelle autonome) ed
eliminare gli altri vincoli che sono stati introdotti, sanando
così questa ingiustizia", concludono Appendino e Mazzella.
(ANSA).