(ANSA) - TARANTO, 12 GEN - "Utilizzo equo della Cigs,
reinternalizzazione delle lavorazioni oggi svolte esternamente,
tempi e modalità di apertura del sito produttivo di Ginosa e
avvio della trattativa per il secondo livello di
contrattazione". Sono le richieste avanzate dai sindacati di
categoria Feneal-Uil, Filca-Cisl, Fillea-Cgil dopo l'incontro
con i vertici del Gruppo Natuzzi, che si è svolto ieri a Bari,
in cui si è fatto il punto sull'attuazione del piano industriale
che riguarda i diversi stabilimenti pugliesi.
"Nel corso del vertice - spiegano i segretari nazionali Mauro
Franzolini, Claudio Sottile e Tatiana Fazi - convocato per la
richiesta di proroga della cassa integrazione straordinaria e
per un aggiornamento sull'andamento del piano industriale,
l'azienda ha confermato l'impianto del piano industriale,
anticipando che, con molta probabilità, vi sarà uno slittamento
temporale rispetto a quanto previsto a causa del mutato contesto
economico internazionale, dell'aumento dell'inflazione e degli
effetti della pandemia in Cina". "Da parte nostra - aggiungono -
abbiamo ribadito la necessità di utilizzare equamente il numero
di ore di Cigs procapite e la reinternalizzazione delle
lavorazioni oggi svolte esternamente (cuscini, sedie, eccetera).
Inoltre abbiamo chiesto quali sono i tempi e le modalità di
apertura del sito produttivo di Ginosa (Taranto) e ci siamo resi
disponibili già nelle prossime settimane ad avviare il percorso
per la contrattazione di secondo livello, nell'ambito della
quale sarà affrontato anche il tema degli inquadramenti
professionali".
In particolare i lavoratori interessati dalla Cigs sono 449,
tutti nel sito produttivo di Graviscella (ad Altamura, in
provincia di Bari). Per i restanti 1500 addetti è in vigore il
contratto di solidarietà. (ANSA).