"Sul nuovo contratto, in attesa di
una piattaforma più strutturata, immagino alcuni temi come
quello economico che generalmente fa più notizia. Ma anche gli
aspetti normativi, come abbiamo visto nella passata esperienza,
dovranno avere uno spazio importante per essere al centro dei
rapporti e della gestione di tutte le nostre persone". Lo ha
detto Salvatore Poloni, responsabile del Comitato Affari
Sindacali e del Lavoro dell'Abi all'Hr Forum. "Un contratto
nazionale - ha aggiunto - deve essere sempre aggiornato ed al
passo con i tempi, quindi anche in termini di inquadramenti,
declaratori. Credo sia un ambito sul quale occorrerà lavorare
per avere strumenti veramente utili e centrali per la ragion
d'essere di tutto il settore".
"Il ruolo del contratto e delle relazioni industriali è stato
determinante, tanto che nell'ultima tornata del 2019 ci hanno
aiutato a cogliere un momento essenziale" ha sottolineato. "Per
esempio è stata inserita una disciplina puntuale e dettagliata
dello smart working ed è stata veramente propizia perché
ovviamente nessuno di noi poteva immaginare che ci sarebbe stata
la pandemia, nessuno di noi poteva immaginare che ci sarebbe
stato un uso così diffuso del lavoro agile. Ebbene, aver avuto
per primi rispetto ad altri settori una disciplina nel contratto
nazionale è stato certamente di grande aiuto. Ma chiuso il
contratto nel 2019, ci siamo ritrovati in piena pandemia, così
le relazioni industriali, il rapporto negli anni costruito con
le organizzazioni sindacali è stato fondamentale per la gestione
delle emergenze di tutta la pandemia. Tempo per tempo sono stati
fatti protocolli, sono stati adeguati e questo ha dato molta
tranquillità alle banche e consentito di proseguire lavoro e
offerta dei servizi con continuità e sicurezza" ha concluso.
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