L'occupazione segna una crescita
dello 0,4% (pari a +82mila) e aumenta per uomini e donne, per i
dipendenti permanenti e per gli ultracinquantenni; diminuisce
invece per le restanti classi di età, per i dipendenti a termine
e gli autonomi. L'Istat osserva che "a ottobre prosegue la
crescita dell'occupazione registrata a settembre, per effetto
dell'aumento dei dipendenti permanenti", e rispetto a ottobre
2021, "l'incremento è pari a quasi 500mila occupati ed è
determinato dall'aumento dei dipendenti che ammontano a circa 18
milioni 250mila". L'aumento su base congiunturale dei dipendenti
permanenti è pari a +0,8%; diminuiscono invece sia quelli a
termine (-0,6%), sia gli autonomi (-0,3%). Nell'arco dei dodici
mesi l'occupazione cresce tra i dipendenti permanenti (+3,4%) e
gli autonomi (+0,6%) mentre diminuisce tra i dipendenti a
termine (-1,2%).
Il numero di persone in cerca di lavoro cala (-0,4%, pari a
-8mila unità rispetto a settembre) tra i maschi e in tutte le
classi d'età a eccezione dei 25-34enni. La diminuzione del
numero di inattivi tra i 15 e i 64 anni (-0,5%, pari a -62mila
unità) coinvolge donne, 25-34enni e chi ha più di 50 anni.
Rispetto a ottobre 2021, diminuisce il numero di persone in
cerca di lavoro (-14,0%, pari a -321mila unità) e il numero di
inattivi tra i 15 e i 64 anni (-2,6%, pari a -336mila).
Confrontando il trimestre agosto-ottobre 2022 con quello
precedente (maggio-luglio), si registra una sostanziale
stabilità del numero di occupati. La stabilità dell'occupazione
registrata nel confronto trimestrale si associa alla diminuzione
delle persone in cerca di lavoro (-1,7%, pari a -34mila unità) e
alla crescita degli inattivi (+0,1%, pari a +13mila unità).
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