Cna ha inviato al Presidente del
consiglio, Giorgia Meloni, e ai ministri Urso, Pichetto e Fitto,
una serie di proposte sul tema energia per affiancare agli
strumenti emergenziali anche "interventi strategici" per
consentire alle piccole imprese di partecipare pienamente al
percorso della transizione energetica. L'avvio dell'esame della
legge di bilancio e l'apertura del tavolo PNRR sono l'occasione
per definire misure strategiche e strutturali.
Nel dettaglio Cna rileva la necessità di sostenere gli
investimenti delle piccole imprese per l'installazione di
impianti di autoproduzione da fonti rinnovabili, in particolare
il fotovoltaico. "Chiediamo al Governo - si legge nella lettera
- un significativo impegno a favore dell'autoproduzione
valorizzando il patrimonio di immobili produttivi che conta
circa 800mila unità con una superficie di 400milioni di mq con
un potenziale di 50mila MW".
Cna propone l'introduzione di agevolazioni fiscali mutuando il
meccanismo del credito d'imposta al 50% già previsto per
l'edilizia residenziale. "Nell'immediato si possono coinvolgere
200mila piccole imprese per impianti fino a 200 KW attivando
8.700 MW di nuova potenza installata.
Nella lettera la Confederazione segnala la criticità provocata
dalla tassazione degli extra-profitti che colpisce in maniera
iniqua i piccoli impianti destinati all'autoconsumo energetico.
Inoltre la misura sta provocando preoccupanti problemi di
liquidità alle imprese.
Cna infine chiede al Presidente del Consiglio di estendere anche
ai comuni sopra i 5mila abitanti la possibilità di accedere alle
risorse previste nel PNRR per dare impulso alle Cer (Comunità
energetiche rinnovabili) e prevedere una quota di riserva alle
piccole imprese nell'ambito delle aste per l'acquisto di energia
elettrica e gas a prezzi calmierati (electricity e gas release).
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