Le aziende vietnamite del settore
del tessile, dell'abbigliamento e delle calzature in pelle
devono migliorare la sostenibilità della loro produzione per
esportare i propri prodotti nell'Unione Europea. Un settore,
riporta il quotidiano Vietnam Plus, che dall'inizio dell'anno ha
intensificato le azioni nella lotta al fast fashion, ai rifiuti
tessili e alla distruzione dei tessili invenduti e vuole
garanzie che la produzione avvenga nel pieno rispetto dei
diritti sociali.
"L' Europa è un mercato chiave tradizionale per le industrie
tessili e calzaturiere del Vietnam, in particolare con l'accordo
di libero scambio Unione Europea-Vietnam (Evfta), che ha
prodotto un incremento del 25-28% delle esportazioni rispetto
all'anno precedente, portando il fatturato del settore al 30%
del valore totale delle esportazioni" ha detto Phan Thi Thanh
Xuan, vicepresidente e segretario generale dell'Associazione
vietnamita Cuoio Calzature e Borse. Xuan ha aggiunto che per
soddisfare i requisiti del mercato europeo, le imprese locali
devono migliorare la qualità delle proprie risorse umane e degli
impianti di produzione, impiegando energia pulita e tecnologie
verdi.
Secondo Vu Duc Giang, presidente dell'Associazione vietnamita
Tessile e abbigliamento, investire nella tecnologia è
fondamentale per contrastare i problemi di deficit di
manodopera, oltre che i problemi ambientali, per i quali già il
numero di imprese tessili che utilizzano energia pulita, solare
in particolare, è salito al 60-65%.
Gli esperti hanno affermato che, per garantire una crescita
sostenibile delle esportazioni a lungo termine e soddisfare gli
standard europei sulla protezione ambientale, saranno
fondamentali gli incentivi a sostegno delle industrie e dei
centri di approvvigionamento di materiali, in modo da
incoraggiare gli investimenti delle imprese private e delle
agenzie a gestione statale.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA