"Siamo pronti ad offrire strumenti
tecnologici per chi si occupa di politiche attive" del lavoro,
"esercitando un ruolo con la stessa efficienza del privato,
anche per dare maggiore trasparenza ad alcuni settori", come
quello della 'gig-economy' (la cosiddetta 'economia dei
lavoretti' gestiti via web dalle piattaforme, ndr). Questo
quanto affermato stamani dal presidente dell'Inps Pasquale
Tridico, nel corso del convegno a Palazzo Wedekind, a Roma, dal
titolo "Il lavoro nel tempo degli algoritmi", promosso
dall'Istituto di previdenza sociale sul tema dei diritti e
doveri nel mondo guidato dalla trasformazione digitale. Punto di
partenza delle riflessioni i contenuti del libro "L'algoritmo
d'oro e la torre di Babele", messi in luce nel corso
dell'incontro dall'ex ministro e giurista Giovanni Maria Flick,
coautore insieme alla figlia Caterina, esperta in diritto
dell'era digitale. "Come per l'ambiente, abbiamo capito in
ritardo lo sfruttamento a vantaggio del profitto - ha dichiarato
Flick - ugualmente dobbiamo prestare attenzione nell'utilizzo
senza regole degli algoritmi. Il rischio della trasformazione
digitale è la tenuta dell'identità della persona, col pericolo
di relegarla ad una dimensione solo virtuale. Occorre diffidare
dal tutto è gratis, e cercare di ponderare eguaglianza e
diversità attraverso la chiave della solidarietà", ha aggiunto.
Infine, a giudizio del presidente emerito del Consiglio di Stato
Alessandro Pajno, "è necessario che l'Europa costruisca una
grande area di regolazione. Una via europea all'Intelligenza
artificiale, affrontata con fermezza, considerando le grandi
piattaforme digitali come poteri di fatto e, come tutti i
poteri, devono essere regolamentati e disciplinati da un potere
costituzionale".
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