"In un incontro avuto oggi presso il
ministero dell'Economia abbiamo ribadito le ragioni che ci
inducono da settimane ad avanzare la richiesta di proroga al 20
luglio 2022 del termine di versamento delle imposte risultanti
dalle dichiarazioni dei redditi, dell'imposta regionale sulle
attività produttive e dell'imposta sul valore aggiunto in
scadenza il 30 giugno". Lo afferma il presidente del Consiglio
nazionale dei commercialisti, Elbano de Nuccio. "Abbiamo piena
consapevolezza - prosegue il vertice dei professionisti - del
momento delicato che il Paese sta attraversando a causa delle
difficoltà del quadro economico indotte prima dall'emergenza
pandemica e ora da quella legata al conflitto in Ucraina.
Apprezziamo anche lo sforzo che l'esecutivo sta mettendo in
campo per calmierare i prezzi dell'energia, provando così ad
alleviare, per quanto possibile, le difficoltà di imprese e
cittadini. In questo scenario, consentire il pagamento senza la
maggiorazione dello 0.40% fino al 20 luglio, potrebbe
paradossalmente produrre entro quella data un maggior gettito
per le casse dell'erario, oltre a consentire ai contribuenti e
ai commercialisti che li assistono di effettuare gli adempimenti
senza affanni e con la dovuta diligenza professionale,
nell'ottica di favorire la compliance e razionalizzare il
calendario fiscale", si chiude la nota dei commercialisti.
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