"Nonostante tutte le incertezze e le
criticità che caratterizzano il quadro congiunturale l'economia
italiana continua a mostrare segnali di inaspettata vivacità.
Dopo un eccellente 2021, un primo trimestre del 2022 positivo
contro ogni previsione, anche il trimestre che sta per chiudersi
supera le attese con una crescita stimata attorno al mezzo punto
percentuale in termini congiunturali. Il 3% di variazione del
Pil nell'anno in corso diventa un obiettivo raggiungibile,
sebbene non scontato". E' quanto scrive l'Ufficio studi
Confcommercio nella sua nota congiunturale di giugno che
sottolinea l'importanza della cooperazione tra settore privato e
controparte pubblica ma anche "le insidie che occupano il nostro
futuro prossimo, e che già si possono cogliere nelle dinamiche
attuali".
Secondo le stime Confocmmercio, il Pil dovrebbe registrare
nel mese in corso una riduzione dello 0,3% su maggio. Nel
confronto annuo la variazione si attesterebbe al 2,1% . Nel
complesso del secondo trimestre dell'anno la crescita dovrebbe
attestarsi allo 0,5% congiunturale, dato favorito dalla positiva
eredità lasciata da febbraio e marzo, e al 3,9% rispetto al
secondo trimestre del 2021
Sul fronte dei prezzi inoltre secondo Confcommercio, c'è il
rischio che quanto si temeva per la prima parte del 2022 sia
solo rimandato alla seconda parte, in particolare dal prossimo
mese di settembre quando, finito l'effetto delle vacanze estive,
si tornerà a fare i conti con i costi dell'inflazione. Il
permanere di questa situazione, e la conseguente progressiva
erosione dei redditi reali delle famiglie, valuta l'Ufficio
studi "non potrà non avere conseguenze, nella seconda parte del
2022, sulle decisioni d'acquisto delle famiglie".
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