Circa tre quarti delle imprese con
almeno dieci addetti sono impegnate in investimenti digitali (il
77,5%), ma soltanto il 3,8% è nella fase di 'maturità',
caratterizzata da un utilizzo integrato delle tecnologie
disponibili, secondo i dati Istat del censimento permanente
delle imprese, riferiti al periodo 2016-2018.
Le imprese digitalmente mature, pur essendo solo tre su
cento contano per il 16,8% di addetti e il 22,7% di valore
aggiunto. La loro presenza è decisamente più elevata nel
Nord-ovest (4,7%), tra le imprese con oltre 500 addetti (23%) e
nell'industria (5,2%), "probabile effetto - per l'Istat - dei
consistenti incentivi alla digitalizzazione resi disponibili a
livello statale e regionale nel corso degli ultimi cinque anni".
La maggior parte delle imprese utilizza ancora "un numero
limitato di tecnologie, dando priorità agli investimenti
infrastrutturali (soluzioni cloud, connettività in fibra ottica
o in mobilità, software gestionali e, necessariamente,
cyber-security) e lasciando eventualmente a una fase successiva
l'adozione di tecnologie applicative", si legge nel rapporto.
La dimensione è un aspetto determinante per la
digitalizzazione: ha effettuato investimenti digitali il 73,2%
delle imprese con 10-19 addetti e il 97,1% di quelle con oltre
500 addetti. Inoltre per le tre tecnologie "chiave" Internet
delle Cose Iot, automazione e robotica e analisi dei Big Data il
50% delle imprese più grandi (250 addetti e più) dichiara
l'intenzione di mantenere un elevato tasso di incremento degli
investimenti.
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