Le Camere di commercio europee
chiedono più liquidità e un accordo sul bilancio pluriennale per
fronteggiare l'emergenza coronavirus. Lo si legge in una nota di
Eurochambres, l'associazione delle Camere di commercio europee
alla quale aderisce Unioncamere e che rappresenta oltre 20
milioni di imprese. "La Banca centrale europea e i ministri
finanziari - si legge - devono lavorare insieme per elaborare un
piano che stabilizzi la situazione economica e assicuri
un'adeguata liquidità al sistema. L'istituzione di una
"Coronavirus Response Investment Initiative", annunciata nei
giorni scorsi, - prosegue la nota -da sola non potrà avere un
impatto rilevante sulle imprese in difficoltà che faranno fatica
a sopravvivere alle prossime settimane. Bisogna mantenere le
imprese a galla e salvaguardare i posti di lavoro durante questo
periodo di inevitabile rallentamento economico. Perché
nonostante gli sforzi che imprenditori stanno facendo i
necessari provvedimenti che limitano la socialità stanno avendo
una forte ricaduta su produttività, spesa e investimenti. Come
pre-condizione di ogni piano economico, - conclude la nota- gli
stati membri devono raggiungere l'accordo sul prossimo bilancio
pluriennale UE e i nuovi programmi di finanziamento che saranno
fondamentali per far da volano alla ripresa".
"Le richieste alle istituzioni europee da parte delle Camere
di Commercio sono il risultato della crescente domanda di misure
tempestive espressa dai territori- sottolinea Michl Ebner, Vice
Presidente di Eurochambres e presidente della Camera di
Commercio di Bolzano. Eurochambres ha attivato, in questi
giorni, un osservatorio europeo per il continuo scambio di
esperienze sui servizi camerali messi a disposizione nei 44
Paesi associati" .
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