Innovazione, personalizzazione
dell'offerta, flessibilità e sostenibilità sono le
caratteristiche che distinguono le punte di diamante della
piccola e media impresa italiana. Sono questi gli aspetti che
emergono, dall'osservatorio permanente di Banca Ifis Fattore I,
come distintivi per le imprese con i migliori risultati.
Lo studio, su circa 62 mila imprese ha individuato due
gruppi di eccellenza, le pmi top e le pmi stellari, che
remunerano il capitale (Roe) da due a tre volte rispetto
all'impresa media grazie a investimenti e innovazione.
In particolare le 1.040 pmi stellari hanno ricavi in crescita
del 24% negli ultimi tre anni, una propensione all'investimento
di cinque volte superiore alle altre pmi e capacità di
autofinanziarsi. Negli ultimi due anni i loro investimenti sono
cresciuti del 17% e i dipendenti del 21%.
L'analisi, che abbraccia nove settori produttivi chiave del
made in Italy (automotive, costruzioni, logistica e trasporti,
meccanica, agroalimentare, moda, tecnologia, chimica e
farmaceutica, sistema casa) mostra, in generale, un ecosistema
di "piccole e medie imprese forti, che investono e innovano,
mantengono una buona sostenibilità finanziaria e sono
profittevoli", osserva Banca Ifis.
In questo contesto, spiccano le realtà che si
contraddistinguono per "perseguire l'innovazione tramite le
nuove tecnologie per competere facendo leva su flessibilità e
personalizzazione dell'offerta". Il 60% delle pmi top ha già
investito in tecnologie 4.0 per la gestione dati e per la
manifattura digitale. Inoltre, rispetto alla media delle piccole
e medie sono più sostenibili: il 77,4% delle pmi top indica alta
rilevanza strategica per sostenibilità contro il 66,7% della
media delle pmi.
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