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Responsabilità editoriale di Advisor
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Riuscire a guadagnare con un'idea semplice e antica come il mondo, come appunto quella del baratto. A lanciare la sfida è Portobello, società romana proprietaria dell'omonima catena retail di prodotti di qualità a prezzi accessibili e attiva attraverso l’attività di "barter" (letteralmente baratto) nel settore media advertising. Fondata nel 2016 e quotata nell'estate del 2018 sul mercato AIM Italia, la società ha chiuso il 2018 con risultati più che brillanti per una start up: a soli due anni dalla nascita il tasso di crescita è molto elevato (+115% sul fatturato, +534% sull’EBITDA, +424% sul risultato netto) con una buona capacità generare margini rilevanti (EBITDA margin al 15,8% e un utile netto a 8,4%).
"Abbiamo raggiunto risultati straordinari nonostante la giovane età di Portobello, grazie a un forte modello di business che rende la struttura solida e scalabile. Abbiamo chiara la direzione che vogliamo intraprendere e lavoreremo intensamente e con perseveranza per consolidare il nostro continuo percorso di sviluppo. Il 2018 è stato caratterizzato da una forte crescita dei ricavi che hanno raggiunto i 21,5 milioni di euro e dell’EBITDA attestatosi a 3,4 milioni di euro, che ha fatto registrare una crescita sia in valore assoluto sia in termini relativi dell’EBITDA margin che dell’utile netto. Tale risultato è stato ottenuto grazie a tre elementi: l’ampliamento del volume di affari della società su tutte le aree di business, il raggiungimento di maggiore efficienza operativa e di economie di scala e il rafforzamento della struttura aziendale e gestionale. Tali attività, insieme alle caratteristiche di un modello di business flessibile e scalabile, hanno permesso alla società di raggiungere risultati estremamente significativi" spiega Roberto Panfili, co-founder e coo di Portobello.
Il modello di business della società è il "bartering pubblicitario", del resto i quattro soci fondatori provengono dal settore media & advertsing e dal mondo della consulenza. In pratica, Portobello scambia inserzioni pubblicitarie, sulle riviste che edita o attraverso partnership su circuiti radio televisivi locali, in cambio di merce, quindi senza l'utilizzo del denaro; merce che poi rimette in vendita nei suoi stores a prezzi competitivi. E ciò è possibile operando in tre aree: media, settore cresciuto del 169% a 15,8 milioni; retail, cresciuto del 126% a 1,6 milioni; e il B2B, +20% a 4,1 milioni. Il gruppo ha saputo dimostrare una sorprendente dinamicità nell'ultimo anno. Nella prima metà del 2018 Portobello è diventato editore e ha lanciato 5 riviste con distribuzione nazionale attraverso le quali gestisce pagine pubblicitarie proprie e in partnership con TV locali del circuito Universal e le web radio ed un palinsesto delle radio locali più ampio e diversificato.
"Pubblichiamo un settimanale di gossip e intrattenimento, Ora.it settimanale; Lei Style, un mensile dedicato alla moda e allo stile; Mondo Pet, un magazine mensile dedicato agli amanti degli animali; Ora cucina, mensile di cucina ricco di ricette originali e il quattordicinale Voi, rivista familiare popolare centrata su temi di attualità in Italia. Il target di riferimento sono le famiglie, con un particolare focus per il pubblico femminile" prosegue Panfili. Passando al retail, lo scorso anno sono stati aperti nuovi punti vendita a Roma, in viale Ippocrate e in Piazza Santa Maria Maggiore, e a Frosinone, in viale Europa. "In futuro contiamo di incrementare i punti vendita nel Lazio e di aprirne nuovi in Lombardia, mentre per tutte le altre regioni stiamo studiano l'apertura di punti vendita i franchising" aggiunge Panfili.
Portobello ha ancha un sito e-commerce con vendute in aumento grazie anche alla monetizzazione dei prodotti provenienti dal barter pubblicitario. Le vendite B2B, infine, hanno registrato un significativo incremento rispetto allo stesso periodo 2017 grazie alla capacità della società di cogliere le opportunità di monetizzare gli stock. Portobello a febbraio ha concluso un’operazione di direct lending da 2 milioni di euro con Hedge Invest SGR attraverso il fondo di private debt HI CrescItalia PMI Fund, per sostenere le strategie di crescita della società basate sull’apertura di nuovi punti vendita in Italia, lo sviluppo e l’acquisizione di nuovi magazine, la promozione del marchio Portobello e il rafforzamento della struttura manageriale.
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