La richiesta arriva "a seguito della
recente diffusione di notizie relative all'attività svolta dalla
società Cambridge Analytica, cui ha fatto seguito l'indagine
dell'autorità indipendente britannica ICO - Information
Commissioner's Officer relativa ai rapporti tra partiti
politici, 'data companies' e piattaforme online per la
profilazione degli utenti e la personalizzazione dei messaggi
elettorali. In particolare, dal comunicato del 19 marzo
pubblicato da Facebook, è emerso che la società mette a
disposizione degli utenti applicazioni sviluppate da soggetti
diversi dalla piattaforma. Queste app permettono la raccolta di
dati degli utenti tali da consentire la realizzazione di
campagne mirate di comunicazione pubblicitaria a carattere
politico-elettorale, in grado cioè di raggiungere audience
profilate in base alle caratteristiche psico-sociali e di
orientamento politico. Tali tecniche di profilazione degli
utenti e di comunicazione elettorale 'selettiva', peraltro,
sembrerebbero essere state utilizzate nel 2012 anche su
commissione di soggetti politici operanti in Italia.
Nell'ambito del Tavolo tecnico istituito dall'Autorità con la
delibera n.423/17/CONS, è stato sviluppato un filone specifico
di attività riguardante il monitoraggio sulla parità di accesso
all'informazione e la comunicazione politica per le elezioni del
4 marzo (per cui l'Autorità ha adottato specifiche linee guida)
e l'istituzione di gruppi di lavoro sulla tematica dell'utilizzo
di dati e informazioni per finalità di comunicazione politica.
Con una precedente comunicazione, sono state già richieste
informazioni circa l'acquisizione di dati relativi a servizi e
strumenti messi a disposizione da Facebook, sia per gli utenti
sia per i soggetti politici, durante la campagna elettorale
italiana per le scorse elezioni politiche 2018. Questa seconda
richiesta si inserisce pertanto in continuità con le iniziative
intraprese".
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