"Con l'introduzione dell'Ets
andremo incontro a due problemi che probabilmente qualcuno in
Europa sta sottovalutando. Per prima cosa i comportamenti che
deriveranno dalla norma saranno peggiori di quelli che si
vorrebbero condannare: molta della merce che oggi viaggia via
mare, per esempio, tornerà a soffocare le nostre strade. In
secondo luogo andremo a penalizzare i porti comunitari a
vantaggio di quelli extra Ue, con nessuna ricaduta positiva per
l'ambiente". Lo ha detto il presidente del porto di Trieste e
dell'associazione dei porti europei (Espo) Zeno D'Agostino
intervenendo al terzo Osservatorio sulla Portualità organizzato
a Roma da ShipMag.
"Sono contrario in linea di principio a tassare le attività
inquinanti - ha aggiunto D'Agostino - ma all'Europa chiedo un
po' di coerenza. Vorrei, allora, che lo stesso vigore fosse
usato da Bruxelles per imporre l'uso del cold ironing nei porti,
perché oggi il 60% delle emissioni in banchina arriva dai fumi
delle navi. Ma se parlare di defiscalizzazione dell'energia
significa andare incontro all'accusa di aiuto di Stato, mi
spiegate come posso convincere un armatore a spegnere i motori e
collegarsi alla rete elettrica a terra? Bisogna fare un
ragionamento serio sulla tariffa, sul costo dell'energia: fino a
quando non sarà conveniente utilizzare il cold ironing, che in
Italia è giustamente finanziato dal Pnrr con più di un miliardo
di euro, ogni proposta sarà vanificata dalla sua insostenibilità
economica".
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