"Canal Plus, Havas e Hachette in
Borsa entro la fine dell'anno", titola il quotidiano Les Echos,
per quello che il giornale definisce "il big bang di Vivendi".
Si tratta di una nuova importante tappa per Vivendi, il
colosso francese legato al magnate francese dei media, Vincent
Bolloré. Il gruppo transalpino ha annunciato ieri il via libera,
da parte del board di Vivendi, del vasto progetto di scissione
in borsa. Battezzato 'Opération Sanglier ('Operazione
cinghiale'), il piano ipotizzato per la prima volta a fine 2023
punta a scorporare il conglomerato in quattro entità distinte:
Canal Plus, Havas, Louis Hachette Group e Vivendi Se.
Per il presidente del board di Vivendi, Arnaud de
Puyfontaine, questa riorganizzazione consentirà di contrastare
con maggiore efficacia le debolezze strutturali del gruppo
nonché "consentire ad ogni entità di svilupparsi meglio". Nel
dettaglio, Canal Plus verrà quotata a Londra (restando tuttavia
una società di diritto francese mentre il gruppo pubblicitario
Havas verrà quotato a Amsterdam diventando una società di
diritto olandese: entrambi resteranno domiciliati fiscalmente in
Francia).
Quanto alla società di recente costituzione, Louis Hachette
Group, si prevede di quotarla a Parigi. Così come Canal Plus e
Havas, Louis Hachette Group verrà controllato per il 30,6% da
Bolloré Groupe. Infine, l'attuale entità Vivendi SE, che detiene
quote in Universal Music, Telecom Italia (da cui Vivendi intende
disimpegnarsi a termine) ma anche la piattaforma di vidoegiochi
Gameloft, resterà sul mercato di Euronext Paris. Stessa cosa per
Lagardère SA.
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