Piazza Affari chiude la settimana
con il segno più, in linea con le altre Borse europee,
accodatesi all'andamento vivace di Wall Street e animate dalle
scommesse degli investitori per un taglio di 50 punti base da
parte della Fed la prossima settimana.
L'indice Ftse Mib ha terminato la seduta in rialzo dello
0,34%, sostenuto dagli acquisti su Tim (+2,4%), ancora in
spolvero dopo la promozione di Bofa, Iveco (+2,5%), Stm (+1,9%)
e Diasorin (+1,9%). Rialza la testa Amplifon (+1,6%), dopo i
timori legati ai nuovi Airpods, bene anche Prysmian (+1,5%),
Azimut (+1,4%), Interpump (+1,4%) ed Eni (+1,1%), che beneficia
del rialzo del petrolio.
Pesanti Campari (-5,6%), nel giorno in cui il suo ceo, Matteo
Fantacchiotti, ha incontrato gli investitori a un incontro di
Bank of America, parlando di prolungata debolezza del mercato
americano, e Nexi (-2,8%), che paga l'ennesimo profit warning
della concorrente Worldline.
Fuori dal Ftse Mib balzo per Dovalue (+8,3%), che ha
acquisito un contratto di gestione di immobili in Grecia, e
Fincantieri (+4%).
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