Rheinmetall, il principale
produttore tedesco di armamenti, ha chiuso il primo semestre
dell'anno con ricavi per 3,8 miliardi di euro, in crescita del
33% sullo stesso periodo del 2023 per effetto del "boom del
business della difesa", un risultato operativo salito del 91% a
404 milioni e un utile stabile a 133 milioni.
Il portafoglio ordini del gruppo che produce il carrarmato
Leopard, si legge in una nota, ha toccato il massimo storico di
48,6 miliardi. "Il superciclo sta chiaramente accelerando. Solo
nel secondo trimestre del 2024, le nostre vendite sono aumentate
di circa il 50% e il nostro risultato è più che raddoppiato", ha
commentato il ceo Armin Papperger.
"Non abbiamo mai visto una crescita simile", ha aggiunto il
manager, che prevede "per i prossimi anni" un aumento del
fatturato "di circa due miliardi di euro" all'anno. "Questo
sviluppo molto positivo è possibile solo perché abbiamo
investito tempestivamente e abbiamo seguito un piano strategico
dal 2014, quando la Crimea è stata invasa. Abbiamo ampliato
notevolmente le nostre capacità, fatto acquisizioni e ora -
conclude - stiamo costruendo anche nuovi stabilimenti in Paesi
come Lituania, Ungheria, Romania e Ucraina".
"Con la domanda costantemente alta, la situazione di mercato
nell'industria della difesa continua a crescere", afferma
Rheinmetall, che si attende una crescita fino a 70 miliardi di
euro del portafoglio ordini entro la fine dell'anno. L'azienda
tedesca ha confermato gli obiettivi per l'anno, che includono
ricavi per circa 10 miliardi, grazie all'ulteriore accelerazione
delle vendite nel secondo semestre.
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